È fissato per martedì 12 agosto il conferimento dell'incarico al medico legale per l'autopsia su Stefano Argentino. Il 27enne di Noto si è suicidato lo scorso 6 agosto nel carcere di Messina, dove era detenuto per il femminicidio di Sara Campanella.
La studentessa di 22 anni di Misilmeri era stata uccisa il 31 marzo nella città dello Stretto. L'autopsia sarà effettuata dal medico legale Daniela Sapienza.
Sette persone sotto inchiesta
In vista di questo atto irripetibile, la procura di Messina ha indagato sette persone tra responsabili del carcere e specialisti. L'inchiesta è stata aperta sulla morte del giovane detenuto.
Si tratta di un atto dovuto da parte della procura per poter eseguire l'autopsia nell'ambito dell'indagine. "Sette indagati è già presagio di plurime responsabilità, probabilmente fra loro correlate", dichiara ad AGI l'avvocato Giuseppe Cultrera, difensore di Argentino.
Le parole del legale
"Al momento è troppo presto e si possono fare soltanto supposizioni", prosegue il legale. "Auspico soltanto che, almeno stavolta, le indagini siano approfondite e possano portare a risultati concreti".
Secondo l'avvocato Cultrera, Stefano Argentino "avrebbe dovuto essere rinchiuso in una Rems o in un Istituto a custodia attenuata". Il suo stato mentale, emerso anche dalle indagini degli inquirenti, non era compatibile con la custodia in carcere.
Fonte AGI (www.agi.it)
Nota: questo articolo è stato rielaborato da UPDAY con l'ausilio dell'intelligenza artificiale.